Vino naturale a Pietrasanta? Amasia e le proposte eno-sostenibili in carta

Amiamo il vino naturale. La carta dei vini di Amasia è un porto sicuro per il vino naturale a Pietrasanta. L’attenzione alla sostenibilità passa anche dalla vigna e dalla cantina. Sapete che l’agricoltura convenzionale consente prodotti fitosanitari di sintesi chimica, come gli erbicidi? E il vino convenzionale permette l’uso di diversi additivi in cantina (come tannini, enzimi, colla di pesce…)?
Il vino naturale no. Amanti della sostenibilità e di una vita più rispettosa, a Pietrasanta troverete pane per i vostri denti. E vino per i vostri calici.

Cos’è il vino naturale?

Uva, fermentazione, vino. Il processo di fermentazione sembra facile. Eppure in mancanza di intervento umano, la fermentazione non si ferma e il vino diventa aceto. Cosa vuol dire allora produrre il vino naturale? “Fare il minimo indispensabile per impedire che ciò avvenga”, dice Alice Feiring, giornalista enologica.
Certo, non ci sono certificazioni, come nel vino biologico o nel vino biodinamico. Ci sono però delle regole non scritte, comuni ai produttori di vino naturale.
Le vigne sono coltivate in biologico, in biodinamico o seguendo l’agricoltura naturale. Coltivare cercando di danneggiare il meno possibile il terreno e incoraggiando la biodiversità.
La fermentazione non avviene con l’utilizzo di lieviti selezionati chimicamente, ma con i lieviti già presenti sulla buccia degli acini, i lieviti indigeni, come si suol dire. L’uomo non aggiunge niente, lascia fare alla natura il suo corso.
In cantina poi, nessuna aggiunta di additivi enologici, pochi solfiti e pochissime filtrazioni, per un intervento che aiuti la trasformazione, non la guidi.

Vino naturale a Pietrasanta: le nostre proposte in carta

Vuoi provare un calice (o una bottiglia) di vino naturale qui a Pietrasanta? Ecco alcune nostre bottiglie:
Lancestrale – Società agricola Col di Corte. Un vino rosato frizzante, fresco e piacevole. L’azienda Col di Corte coltiva e vinifica in biologico certificato, rispettando la natura “nella coscienza che agricoltura non è solo natura ma una mediazione etica tra l’intervento dell’uomo e la terra”. Perfetto per l’aperitivo, Lancestrale è un vino ottenuto da uve Montepulciano e rifermentato in bottiglia: una vera perla marchigiana.
“Maluna” Vanempo – Poggio di Cicignano. Un trebbiano fresco e beverino, originario della zona di Prato. Il “Maluna” Vanetempo presenta aromi erbacei, quasi di macchia mediterranea al naso, sapidità e buona acidità alla bocca. Giovane e immediato, è un vino genuino e quotidiano, da agricoltura biologica e biodinamica. Il territorio toscano è valorizzato proprio dall’artigianalità dei vini di questa cantina: è la tradizione con quel brio in più.

Syrah Cortona DOC – Stefano Amerighi: Una struttura che si sente, vinificazione in cemento e maturazione di 24 mesi in botte piccola: questo vino ha una trama complessa. A Cortona, Amerighi coltiva le vigne in biologico con l’ausilio di pratiche biodinamiche, senza l’uso di alcuna sostanza chimica di sintesi. Lieviti indigeni e uva pigiata con i piedi, per un sorso intenso e un caso complesso. Il suo Syrah è l’espressione del territorio con la elle maiuscola. Certamente, la referenza principale del Syrah in Italia.

Il vino naturale sposa i valori della sostenibilità intesa nella sua concezione più completa. Il vino naturale è rispettoso dell’ambiente, delle persone (che bevono e di quelle che lo lavorano) e della cultura di un territorio locale, resiliente.
Ecco perché in carta abbiamo referenze di questo tipo. Noi di Amasia a Pietrasanta vorremmo proporre anche questo: un calice rispettoso!